CARTELLI DI VIDEOSORVEGLIANZA A NORMA GDPR
La maggior parte dei cartelli di videosorveglianza attualmente in circolazione non possono più considerarsi a norma. Sulla base delle informazioni fornite dal Comitato Europeo per la protezione dei dati linee guida n.3/2019 la nostra Autorità Garante nella sezione del proprio sito in tema di videosorveglianza ha affermato che i nuovi cartelli di videosorveglianza GDPR necessitano di informazioni molto più dettagliate. In breve, ecco tutte le novità delle nuove Linee Guida dell’ EDPB.
ll Comitato europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) consiglia di rendere disponibile l’informativa estesa tramite QRCode inserito nell’informativa sintetica. Altrimenti è necessario indicare un sito web o altra locazione dove l’interessato possa consultare immediatamente e agevolmente l’informativa (anche in formato cartaceo): l’informativa estesa deve comunque essere disponibile in area non videosorvegliata. Le informazioni da inserire nell’informativa estesa sono quelle previste dall’art. 13 GDPR.
Ricordiamo che un datore di lavoro può installare telecamere in un ambiente di lavoro per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale, nel rispetto delle altre garanzie previste dalla normativa di settore in materia di installazione di impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo (art. 4 della l. 300/1970).
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